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Pubblicato: Lunedì, 19 Giugno 2017 10:09
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Scritto da Administrator

Si è concluso a Milano presso il Centro Logistico e Sportivo di Presidio del Comando della 1ª Regione Aerea, il Campionato Nazionale di Tennis dell’Aeronautica Militare.
Hanno preso parte alla competizione alcune rappresentative degli Alti Comandi e degli Organismi di Vertice della Forza Armata ed in particolare, del Comando della Squadra Aerea, del Comando Logistico, del Comando Aeronautica Roma, del Comando Generale delle Scuole/Comando 3^ R.A. e del Comando della 1ª Regione Aerea.
La competizione si è svolta attraverso varie tipologie di tornei; un torneo di singolo in modalità “open” (aperto a tutti i giocatori), un torneo di singolo limitato ai giocatori di categoriga 4.3 nell’ambito delle classifiche della Federazione Italiana Tennis (F.I.T.) ed un torneo a squadre con “formula Coppa Davis” che ha rappresentato la novità di quest’anno.
Nell’ultima giornata, al termine delle 74 gare giocate in totale in tutte le competizioni, è avvenuta la cerimonia conclusiva del campionato alla presenza del Comandante delle Forze da Combattimento e Vice Comandante della 1^ Regione Aerea, Gen.D.A. Silvano Frigerio, intervenuto anche come giocatore del campionato, durante la quale sono stati premiati i vincitori dei vari tornei.
Campione nazionale categoria open SMC PAGANO Salvatore del comando aeroporto Sigonella; Campione nazionale categoria 4/3 SMC MARIOTTI Massimo segretariato generale della difesa; Campioni coppa Davis a squadre COMANDO SQUADRA AEREA composta da 1° M/llo FOGLIA Giancarlo, 1°M/llo CORREDIG Davide, 1°M/llo D'ACCARDIO Massimiliano, M1 IDINI Stefano e SMC PAGANO Salvatore.

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Pubblicato: Venerdì, 09 Giugno 2017 11:22
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Scritto da Administrator

Lo staff di Sergenti.it porge le più sentite condoglianze alla famiglia Depau per la scomparsa di Tullio, Sergente Maggiore dell'Aeronautica in servizio presso il Distaccamento di Capo San Lorenzo.
Alfio Messina, Ideatore e Coordinatore di Sergenti.it
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Pubblicato: Lunedì, 29 Maggio 2017 14:58
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Scritto da Administrator

(Nella foto i delegati Messina e Belfiori nel corso dell'audizione sul riordino in Commissione Difesa)
E' stato approvato il 25 maggio dal Consiglio dei Ministri un decreto legislativo, in attuazione della legge 31 dicembre 2012, n.244, che detta disposizioni per il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze Armate, in un contesto di equiordinazione del loro ordinamento con quello delle Forze di Polizia ad ordinamento civile.
Il provvedimento consente di valorizzare le funzioni dei diversi ruoli, in special modo di quelli iniziali e intermedi, in linea con le nuove esigenze d’impiego dello strumento militare, ridisegnando percorsi formativi e sbocchi di carriera e garantendo un livello delle retribuzioni coerente con le responsabilità, attraverso il ricorso a strumenti differenziati.
Un aspetto importante per comprendere a fondo le novità introdotte dal provvedimento è quello di comprendere "chi siamo" e "come eravamo".
La riforma del 1995 collocò il personale all'interno di ruoli chiusi a compartimenti quasi stagni, con tempistiche per raggiungere il grado apicale del ruolo sergenti lunghe fino a 17 anni a cui bisognava aggiungere le lentezze per le varie promozioni. Quella del 1995 fu una riforma molto criticata e di cui ancora oggi si vedono i nefasti effetti sul personale, in particolar modo sulla crescita professionale e sulla motivazione che, a nostro avviso, sono il motore che spinge le persone a fare meglio e di più. I ruoli chiusi del 1995 non permettevano alle persone di avanzare se non con articolati e complessi sistemi concorsuali legati poi a corsi allucinanti assolutamente disincentivanti per i più.
A ciò bisogna aggiungere che il ruolo dei Sergenti non è mai stato veramente valorizzato dalla struttura gerarchica per via anche della mancanza di una serie di norme e direttive che avrebbero dovuto avere il compito di meglio definire le specificità del sottufficiale Sergente e le sue funzioni. Inoltre la gestione del "transitorio" della D.lgs. 196 del 1995 è stata ulteriormente un fallimento poiché non ha soddisfatto le attese del personale allora in servizio.
Il tutto in assenza, per la categoria, di una rappresentanza che potesse fin da subito proporre correttivi e miglioramenti per il neonato ruolo.
Il riordino delle carriere attuale, che vede un'eccezionale allocazione di risorse in via esclusiva per il solo comparto difesa e sicurezza, apporta per il ruolo Sergenti le seguenti sostanziali novità:
- riduzione a 9 anni del tempo necessario per raggiungere il grado apicale del ruolo sergenti (oggi potevano servirne anche 17);
- aumento dei punti parametrali per tutti i gradi;
- i punti parametrali oltre a portare più soldi in busta paga oggi, porteranno benefici ai fini pensionistici - più parametri= più soldi= più contribuzione= più pensione;
- il "transitorio" gestisce il passaggio dalle vecchie alle nuove regole prevedendo, tra l'altro, anticipi di promozione e attribuzione dei nuovi parametri stipendiali;
- creazione di una "qualifica Speciale" per il grado apicale al fine di riconoscere l'anzianità e l'esperienza del personale. La qualifica speciale corrisponde ad un ulteriore aumento parametrale (131);
- riconoscimento al grado apicale delle funzioni di indirizzo e controllo;
- i nuovi Sergenti parteciperanno al corso "Sergenti" in qualità di frequentatori e non più da allievi con evidenti benefici su status, orario di servizio e missione;
- creazione di nuove commissioni di avanzamento dedicate al fine di accelerare i tempi di promozione ed eliminare i noti ritardi più volte da noi evidenziati con delibera Cocer;
- il 50% dei posti a concorso per l’accesso al ruolo marescialli sarà riservato agli apicali attraverso un concorso per soli titoli;
- il corso interno per marescialli (per l'Aeronautica) ridotto nella permanenza a Viterbo del 50% - 18 mesi (attività del Cocer AM parallela al riordino);
- previsione di un concorso straordinario per l'accesso al ruolo Marescialli riservato al personale arruolato ai sensi della legge 958/86 che subì nel 1995 un transitorio deleterio;
- è stata garantita la sostanziale equiordinazione tra forze armate e forze di polizia (fatto che nel 1995 venne trascurato e da cui discesero una valanga di ricorsi).
Il provvedimento (contrariamente al D.lgs. 196 del 1995 che era a scatola chiusa) prevede, inoltre, l'emanazione di decreti correttivi entro 12 mesi dall'entrata in vigore. Questo è un aspetto importantissimo che ci permetterà di intervenire come rappresentanza, attraverso lo SMD, su tutti quei punti rimasti in sospeso e/o correggere anomalie sfuggite in questa fase.
Riteniamo questo provvedimento del Governo e questo sforzo per allocare le opportune risorse un atto meritorio e unico nel panorama nazionale laddove altri comparti della pubblica amministrazione non hanno avuto la medesima attenzione.
Certamente lo Stato Maggiore della Difesa, accogliendo tutte le nostre richieste, poteva fare di meglio ma ricordiamoci sempre che rispetto al “si poteva fare di meglio” e rispetto al “poco” ci può essere anche quella terza via che è il “niente”. Per questo possiamo definirci generalmente soddisfatti e siamo allo stesso tempo fiduciosi di poter ulteriormente intervenire con i decreti correttivi.
La cosa che più conta per il nostro ruolo è aver portato a casa dei risultati concreti attesi da oltre 20 anni.
Una volta che il testo sarà in Gazzetta Ufficiale seguiranno i necessari approfondimenti.
Infine, cosa molto importante, il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica ha già autorizzato il Cocer AM a recarsi presso i reparti per spiegare "viva voce" i benefici del riordino e contrastare la disinformazione imperante, a volte organizzata e ordita ai danni della stessa rappresentanza e delle istituzioni che tutti noi rappresentiamo.
Antonsergio Belfiori e Alfio Messina
Delegati Cocer Interforze - Sezione A.M.
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Ho letto il decreto ma non sono riuscito a trovare traccia della previsione di decreti correttivi.
In quale punto è scritto?
Entro quanto tempo devono essere emanati?
Eddy ha risposto alla discussione
#8316
6 Anni 3 Mesi fa
10. il corso interno per marescialli (per l'Aeronautica) ridotto nella permanenza a Viterbo del 50% - 18 mesi (attività del Cocer AM parallela al riordino);
12 .è stata garantita la sostanziale equiordinazione tra forze armate e forze di polizia (fatto che nel 1995 venne trascurato e da cui discesero una valanga di ricorsi).
Carissimi delegati E.I. A.M. e M.M., volevo ringraziarVi per il buon lavoro svolto tuttavia non credete che questi 2 punti sopra citati da Voi siano in netto contrasto?? O da bravi politici pensate che usando linguaggi pieni di "tecnicismi" nessuno si accorga delle incongruenze? Una vittoria è tale se tutti ne possono beneficiare! O forse i frequentatori dei corsi Marescialli E.I. essendo meno dotati intellettualmente necessitano del doppio del tempo per imparare? Per il resto è un buon riordino (visti i tempi.....) magari n quei famosi correttivi.......
Stef76 ha risposto alla discussione
#8313
6 Anni 3 Mesi fa
Domanda: visto che entro il 2017 un po' di corsi devono passare sergente maggiore capo sia per via del riordino sia perché alcuni sono inseriti in aliquote 2015 e 2016, chiedo se Persomil farà un decreto per indossare intanto il grado, poi si determineranno le anzianità più in la' come fecero anni fa per i marescialli?
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Pubblicato: Giovedì, 25 Maggio 2017 17:00
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Scritto da Administrator

Il Consiglio dei ministri, su proposta della Ministra della difesa Roberta Pinotti, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che, in attuazione della legge 31 dicembre 2012, n.244, che detta disposizioni per il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze Armate, in un contesto di equiordinazione del loro ordinamento con quello delle Forze di Polizia ad ordinamento civile.
Il provvedimento consente di valorizzare le funzioni dei diversi ruoli, in special modo di quelli iniziali e intermedi, in linea con le nuove esigenze d’impiego dello strumento militare, ridisegnando percorsi formativi e sbocchi di carriera e garantendo un livello delle retribuzioni coerente con le responsabilità, attraverso il ricorso a strumenti differenziati.
In un contesto di attenzione al merito, alla professionalità e all’impegno individuale il decreto, che interessa le diverse categorie del personale militare dell’Esercito italiano, della Marina militare, compreso il Corpo delle Capitanerie di porto, dell’Aeronautica militare, dell’Arma dei carabinieri e del Corpo della Guardia di finanza, interviene in materia di reclutamento, stato giuridico, parametri stipendiali e avanzamento del personale, individuando altresì nuove opportunità di progressione attraverso procedure concorsuali.
Il testo tiene conto delle condizioni e delle osservazioni formulate dalle Commissioni parlamentari in seguito alla prima approvazione da parte del Consiglio dei ministri.
SCARICA
fonte: http://www.governo.it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-31/7447
Discuti questo articolo nel forum (2 risposte).
manu ha risposto alla discussione
#8310
6 Anni 4 Mesi fa
Dipende da cosa vuoi sapere. Innanzitutto bisogna attendere la promulgazione del Presidente e la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale. Per quanto riguarda la propria posizione personale ci si fa riferimento ai vari articoli. Grosso modo ci sono aumenti parametrali , concorso straordinario 958 ecc..
Buongiorno, qualcuno sa spiegare in sostanza cosa succederà
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Pubblicato: Mercoledì, 24 Maggio 2017 17:04
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Scritto da Administrator

Consiglio ministri: convocato oggi pomeriggio alle 18.30*
(ANSA) - ROMA, 24 MAG - Il Consiglio dei ministri e` convocato in data odierna alle ore 18,30 a Palazzo Chigi, per l`esame del seguente ordine del giorno: - DECRETO LEGISLATIVO: Disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze Armate, a norma dell`articolo 1, comma 5, secondo periodo, della legge 31 dicembre 2012, n.244 - ESAME DEFINITIVO (PRESIDENZA - DIFESA); - DECRETO LEGISLATIVO: Disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle forze di polizia ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n.124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche - ESAME DEFINITIVO (SEMPLIFICAZIONE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE); - DECRETO LEGISLATIVO: Disposizioni recanti modifiche al decreto legislativo 8 marzo 2006, n.139, concernente le funzioni e i compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonche' al decreto legislativo 13 ottobre 2005, n.217, concernente l'ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e altre norme per l'ottimizzazione delle funzioni del Corpo nazionale dei vigili del fuoco ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lett. a), della legge 7 agosto 2015, n.124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche - ESAME DEFINITIVO (SEMPLIFICAZIONE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE); - DECRETO LEGISLATIVO: Razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di proprieta' di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, finalizzata al rilascio di un documento unico ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera d), della legge 7 agosto 2015, n.124 - ESAME DEFINITIVO (SEMPLIFICAZIONE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE); - DECRETO LEGISLATIVO: Disposizioni per l'esercizio dell'attivita' di compro oro in attuazione dell'articolo 15, comma 2, lettera l), della legge 12 agosto 2016, n.170 - ESAME DEFINITIVO (PRESIDENZA - ECONOMIA E FINANZE); - DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento e del Consiglio del 20 maggio 2015 relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, che modifica il Regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 2005/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva 2006/70/CE della Commissione - ESAME DEFINITIVO (PRESIDENZA - ECONOMIA E FINANZE); - DISEGNO DI LEGGE: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di partenariato strategico tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il Canada, dall'altra, fatto a Bruxelles il 30 ottobre 2016 e dell'Accordo economico e commerciale globale tra il Canada, da una parte, e l'Unione europea e i suoi Stati membri, dall'altra, con Allegati, fatto a Bruxelles il 30 ottobre 2016, e relativo strumento interpretativo comune (PRESIDENZA - AFFARI ESTERI); - LEGGI REGIONALI; - VARIE ED EVENTUALI. (ANSA). PDA 24-MAG-17 16:37 NNNN
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Pubblicato: Martedì, 23 Maggio 2017 15:03
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Scritto da Administrator

Si è svolto dall'8 al 12 maggio, presso la sede dell'Accademia dell'Aeronautica Militare di Pozzuoli, il 68° corso di Diritto Internazionale Umanitario per Operatori Internazionali. Sotto la direzione di S.lla Anastasia Siena (Vicepresidente della Commissione Nazionale DIU) e con il coordinamento didattico del Dott. Pietro Ridolfi (Presidente della Commissione Nazionale DIU), 40 militari appartenenti all'Aeronautica Militare hanno affrontato 36 ore di studio suddivise tra lezioni frontali mattutine e "case studies" pomeridiani affiancati dai tutor Francesca Tabacchi, Ester Rainone e Francesco Marciano (tutti istruttori e consiglieri qualificati DIU).
Il corso, di particolare valore per la preparazione del personale militare di possibile impiego fuori del territorio nazionale, è stato fortemente voluto dal Consiglio di Base di Rappresentanza (Cobar) dell'Accademia - è la prima volta che la richiesta di un corso giunge non dai comandi, ma dal personale stesso - ed ha immediatamente avuto il benestare del Comandante, che si è dimostrato molto attento ed interessato all'attività. Un positivo riscontro è stato ottenuto anche tra i discenti, confermando cosi l'attività di diffusione del Diritto Internazionale Umanitario come una delle più importanti tra quelle istituzionali della Croce Rossa Italiana.
fonte: https://www.cri.it/15-05-2017-pozzuoli-corso-diu
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Pubblicato: Sabato, 29 Aprile 2017 22:39
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Scritto da Administrator

Agenpress – Dopo l’approvazione preliminare della bozza di decreto legislativo inerente il c.d. riordino delle carriere, avvenuta il 23 febbraio scorso, com’era prevedibile, tante sono state le notizie inesatte o distorte, costituite da informazioni fuorvianti, non oggettive o non complete, che alterando la realtà dei fatti possono confondere o modificare le opinioni, allo scopo di influenzare le azioni e le scelte di qualcuno.
Fortunatamente il crescente consenso sindacale e della rappresentanza militare, ed il parere favorevole del Consiglio di Stato, hanno contribuito a mettere in luce la genuinità del provvedimento, definito da molti come il miglior riordino delle carriere possibile. Purtroppo però qualcuno, malgrado l’evidenza, grazie all’aiuto di canali mediatici più interessati allo scoop che alla verità della notizia, continua a gettare fango non solo sul Governo ed i Ministri ma anche sui vertici delle amministrazioni e della maggior parte dei sindacati laboriosi e dei Co.Ce.r., diffondendo valutazioni prive di riscontro, confondendo le acque, nell’ottica di Confucio “ se non puoi convincerli confondili!”. E purtroppo, come sempre, fa più rumore un albero che cade piuttosto che una foresta che cresce.
La verità è che le scelte del governo sono state particolarmente attente alla tutela della specificità del comparto sicurezza e difesa, il che non si tratta di un regalo, ma del riconoscimento della peculiarità del lavoro svolto dal poliziotto e dal militare, che ha spazi immensi e delicati, che vanno dalla gestione dell’immigrazione, ordine pubblico, polizia giudiziaria , pubblica sicurezza, criminalità ambientale e organizzata oltre che al settore penitenziario unitamente a tante altre funzioni. Tutela che si è esplicata, a differenza del 1995, dando a tutti, senza deleteri scavalcamenti, in modo da tutelare chi accede al ruolo superiore mediante concorso, rispetto a chi vi accede per anzianità. Inoltre è bene evidenziare come il riordino non sia oggetto di contrattazione e pertanto il governo avrebbe potuto attuare la delega con il mero espletamento delle audizioni parlamentari che peraltro non sono vincolanti. Ma i governi Renzi e Gentiloni hanno fatto di più. Hanno consentito un confronto continuo con i destinatari del riordino che è durato ben tre anni. Tre anni in cui molti hanno osservato inerti e di colpo si svegliano proprio adesso alla fine dell’iter di riordino, con proclami esageratamente populistici che non hanno altre finalità se non quelle disfattiste ed ostacolanti. Addirittura, anche al di fuori del panorama sindacale, che è l’unico titolato a tutelare e rappresentare i lavoratori, qualcuno chiede il rinvio dell’esercizio della delega, pur essendo consapevole che a partire da ottobre sarà più probabile uno stravolgimento governativo e nella coscienza dell’incognita delle prossime elezioni. Eppure i 20 anni di attesa per il riordino avrebbero dovuto insegnare qualcosa.
Ormai i benefici del riordino sono chiari ed ampiamente esplicitati. Certamente, si può ancora migliorare ulteriormente il testo (ad esempio seguendo i suggerimenti del Consiglio di Stato, o le richieste di adeguamento della svilente denominazione di commissario coordinatore in vice questore penitenziario, o ancora la necessità delle ulteriori gratificazioni dei sost. Commissari e luogotenenti, ispettori e sovrintendenti) senza velleità di magie, e soprattutto senza comunicati e scendere in piazza, cosa che potrebbe far saltare il banco lasciando il personale senza bonus e senza riordino. Ed infatti se non passasse il riordino (cosa ormai fortunatamente impossibile), a perdere saranno tutti gli uomini e le donne del comparto sicurezza e difesa, e quella si che sarebbe una reale motivazione per scendere in piazza. Per questo occorrerebbe maggiore tutela da parte del governo, verso se stesso in primis (in particolare per una questione di giustizia visti gli sforzi fatti per il comparto, dopo anni di blocco di contratti, e di mancato esercizio della delega.
Governo che ha garantito per due anni 80 euro netti al mese e che si accinge adesso a concludere il riordino con uno stanziamento di fondi senza precedenti malgrado la recessione economica) ma anche a tutela dei sindacati e dei co.ce.r. che hanno lavorato con abnegazione al fine di consentire la chiusura del riordino. Forse per questi ultimi sarebbe stato più semplice scendere in piazza e fare comunicati dicendo che si vuole di più perchè tutto va male! Ma in questo modo tutto sarebbe saltato ed a perderci sarebbero stati tutti i poliziotti ed i militari.
Fortunatamente, grazie alla fatica, all’abnegazione e, soprattutto, al senso di responsabilità dimostrato dai sindacati (eccetto qualcuno) e di tutti i co.ce.r. che si sono fatti carico dello sforzo per raggiungere il massimo risultato, oggi possiamo dire di aver portato a casa il migliore dei riordini delle carriere possibili, con la consapevolezza che è sempre possibile un riordino migliore ma è parimenti assurdo e diabolico negare i miglioramenti che questo riordino apporta al sistema e ai suoi uomini in divisa. Per questo il governo malgrado i sondaggi in rete dimostrino l’ importante consenso verso il riordino oltre che del famoso cartello, dei co.ce.r delle forze di polizia militari ma soprattutto dei poliziotti e dei militari, che chiedono il riordino, dovrebbe procedere nella conclusione dell’ottimo iter intrapreso tutelando sindacati e co.ce.r. contro le continue diffamazioni – nei modi consentiti dalla legge – perpetrate da pochi contro l’evidenza.
fonte: http://www.agenpress.it/notizie/2017/04/29/riordino-delle-carriere-ottimo-lavoro-del-governo-si-tutelino-sindacati-co-ce-r-lattivita-disinformazione-operata/
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Pubblicato: Sabato, 29 Aprile 2017 22:26
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Scritto da Administrator

Presentato il libro del sergente Andrea Adorno, paracadutista e ranger alpino, nella Biblioteca comunale G.B Nicolosi, all’interno della sala conferenza.
“Nome in codice Ares”, questo il titolo dell’autobiografia scritta con lo storico Gastone Breccia e pubblicata da Mondadori.
L’incontro con l’autore è stato un evento condiviso da molti, soprattutto dagli allievi delle ultime classi frequentanti l’Istituto Tecnico Commerciale “Giacchino Russo”. Erano inoltre presenti: dal 62° reggimento Fanteria “Sicilia” il colonnello Luigino Cerbo, comandante della Caserma “Sommaruga” di Catania; il sottufficiale di corpo di reggimento 1° maresciallo luogotenente Concetto Celeste e l’ufficiale addetto alla pubblica informazione, capitano Giuseppe Garagliano; il capitano Angelo Accardo comandante della Compagnia dell’Arma dei carabinieri di Paternò; il comandante della Polizia Municipale Antonino La Spina; il presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Pippo Borzì.
fonte: http://www.newsicilia.it/cultura/presentato-paterno-in-codice-ares-sergente-andrea-adorno/231011