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Pubblicato: Mercoledì, 11 Febbraio 2015 23:51
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Scritto da Alfio Messina

Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare italiana, rispondendo ad una delibera del Cocer, l’organismo centrale della rappresentanza del personale, in merito alla proposta emendativa presentata dall’On. Giachetti al Decreto Legge 90 del 24/06/14 convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto, n.114 riferito alla mobilità volontaria e obbligatoria dei controllori del traffico aereo dell’Aeronautica Militare facente servizio presso alcuni aeroporti militari in chiusura, conferma quanto già ipotizzato dai rappresentanti del personale e dalla società ENAV SPA ovvero che non vi sarà nessun passaggio di militari al mondo civile.
In risposta alla delibera del Cocer il Generale Preziosa chiarisce:
“A tal riguardo rendo noto che l'ENAV ha rappresentato di non avere alcuna necessità di incrementare le proprie dotazioni organiche di categoria e che ogni esigenza futura, in termini di fabbisogno, sarà soddisfatta prioritariamente attraverso il ricorso a risorse interne.
Ciò premesso, evidenzio che, relativamente agli aeroporti i cui servizi di navigazione aerea sono già transitati all' ENAV (Ciampino e Villafranca), l'Aeronautica Militare ha avviato l'adozione di tutte le misure interne ritenute necessarie, sotto il profilo ordinativo, organizzativo e d'impiego, ad assicurare un 'efficace tutela del personale interessato.”
La questione venne sollevata proprio dai rappresentanti del Cocer che, in una delibera, mettevano in evidenza alcune contraddizioni presenti nella norma.
L’illusione di transitare ad ENAV SPA percepita dai tanti colleghi controllori rappresenta per noi un brutto esempio di gestione del personale. All’autore dell’emendamento, evidentemente mal consigliato, suggeriamo un fattivo e costruttivo confronto nonché un reale coinvolgimento delle autentiche rappresentanze del personale militare ogni qual volta si affrontino temi di questo particolare comparto di lavoratori.
Delegati Co.Ce.R.
Antonsergio Belfiori e Alfio Messina
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Pubblicato: Martedì, 10 Febbraio 2015 15:39
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Scritto da Amministratore

LECCE – E’ accusato di aver aggredito dieci donne, avvicinate tra giugno e settembre in diverse vie della città di Lecce. In mattinata per il “molestatore seriale” è scattato l’arresto. Gli agenti della Squadra mobile e della sezione Volanti hanno bussato alla porta di casa del sergente dell’Aeronautica militare, già denunciato nel mese di ottobre a piede libero, per eseguire un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per il reato di violenza sessuale continuata, emessa dal gip Giovanni Gallo, su richiesta del sostituto procuratore Maria Vallefuoco.
Si aggrava dunque la posizione di Riccardo Schiavoncini, 31enne originario di Roma, residente a Surbo e attualmente in servizio a Martina Franca, in provincia di Taranto.
Per gli investigatori non ci sono dubbi sulle responsabilità dell’uomo, che non avrebbe esitato ad agire in pieno giorno e anche con un pantalone mimetico, lo stesso che avrebbe indossato, insieme a una maglietta di colore verde, quando gli agenti in piena notte lo rintracciarono nell’appartamento davanti al quale era parcheggiata l’auto immortalata dalla telecamere e di cui più di una vittima aveva fornito indicazioni e parte di numero di targa.
Condotto in questura, il militare avrebbe ammesso le sue responsabilità, giustificando l’atteggiamento con alcuni problemi familiari che stava vivendo. Le indagini proseguirono, alimentate da altre denunce di donne che avevano fornito sempre lo stesso identikit dell’uomo che si era avvicinato a loro con l’intenzione di palpeggiarle. Il molestatore era alto circa un metro e 75 centimetri, aveva i capelli corti di colore castano chiaro e occhi azzurri, barba incolta, muscoloso e con addosso principalmente jeans e in qualche occasione un pantalone mimetico.
La telecamera di un sistema di videosorveglianza di un’abitazione privata avrebbe definitivamente incastrato il 31enne, immortalato in azione e mentre si allontanava in auto, una Honda di colore grigio, alla fuga della ragazza presa di mira.
Tra gli episodi che lo vedrebbero protagonista c’è quello del 29 settembre, giorno in cui una 30enne chiese l’intervento della polizia perché molestata mentre percorreva viale Otranto. La malcapitata fornì un identikit dell’aggressore, corrispondente a quello riferito dalla altre due donne, avvicinate dal maniaco la notte tra il 25 e il 26 agosto, quando sempre una 30enne fu aggredita in via Palma, e il 12 settembre, quando, poco lontano da Porta San Biagio, un’altra ragazza denunciò di essere stata palpeggiata. Mezz’ora dopo l’uomo avrebbe agito in via XX settembre.
Altre denunce di donne aggredite fanno riferimento ai giorni 18 e 5 settembre. Quattro episodi a lui attribuibili si sarebbe, infine, verificati due il 25 luglio e altri due il 27 giugno.
fonte: http://www.ilpaesenuovo.it/2015/02/09/arresti-domiciliari-per-il-presunto-molestatore-seriale-si-aggrava-la-posizione-del-sergente-dellaeronautica/
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Pubblicato: Giovedì, 05 Febbraio 2015 17:04
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Scritto da Alfio Messina

Pubblichiamo l'intervista radiofonica ad Antonsergio Belfiori andata in onda il 3 febbraio 2015 su radio Sintony.
Lo staff di Sergenti.it
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Pubblicato: Mercoledì, 04 Febbraio 2015 15:15
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Scritto da Alfio Messina

In data 2 febbraio è purtroppo venuto a mancare il nostro collega ed amico Sergente Maggiore Armamento Terrestre Antonio DANISI, nato a Bari il 23/02/1979.
Arruolato in A.M. il 11/01/1999 appartenente all’8° Corso Allievi Sergenti (12/10./2003) in servizio presso l’11° Deposito Centrale A.M. dal 2004 prestava servizio presso il Servizio Gestione Materiale Armamento.
Incommensurabile è il dolore dei parenti tutti dei colleghi e amici per la triste perdita di un ragazzo stimato e apprezzato da tutti sia in ambito lavorativo che dai molti amici presenti alle esequie svoltesi oggi 04.02.2015 presso la Cattedrale di S. Maria Assunta in Orte (VT).
Lo Staff di Sergenti.it si unisce al dolore.
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Pubblicato: Martedì, 03 Febbraio 2015 17:58
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Scritto da Amministratore

(AGENPARL)-Cagliari, 30 gen Si è svolto questa mattina nell’Aeroporto di Decimomannu un vertice tra i sindacati del personale civile e Antonsergio Belfiori, delegato nazionale della rappresentanza del personale Militare, per fare il punto della situazione sulla probabile chiusura dell’Aeroporto Militare di Decimomannu in conseguenza alla richiesta del Presidente della Regione Sardegna Pigliaru di una chiusura delle attività operative dei poligoni per 4 mesi anziché di 2 mesi così come previsto dagli accordi tecnici tra lo Stato Italiano e il Governo Tedesco. L’attività di Frasca è strettamente legata all’aeroporto di Decimomannu il quale offre tutto il supporto tecnico-operativo per le varie forze armate e per le ditte specializzate come la società Vitrociset che investe circa 800 milioni di euro all’anno che scelgono Decimo per l’altissima valenza operativa. Inoltre nell’aeroporto di Decimo è presente il Servizio Meteorologico regionale e l’80° Gruppo Elicotteri SAR che il soccorso ai civili e per la prevenzione agli incendi in Sardegna.
Le attività saranno compromesse dalla lunga chiusura e pertanto sia i Tedeschi che l’Aeronautica Italiana e altri soggetti interessati stanno valutando altre soluzioni per dare continuità alle loro operazioni istituzionali a prescindere dalla Sardegna. Infatti è vigente da circa 50 anni un accordo tecnico con la Lutwaffe, l’Aeronautica Tedesca, che prevede la divisione al 50% delle spese per la gestione di Decimo e Frasca nonché del personale militare e civile che vi opera. Un “sistema” che riversa su tutto il territorio circostante (Decimomannu, Villasor, San Sperate, Decimoputzu, Uta, Villaspeciosa, Arbus, Assemini, Elmas e altri piccoli Comuni) un impatto economico e sociale impressionante. Sono impiegati attualmente 1200 lavoratori tra militari e civili per oltre 40 milioni di euro di stipendi, operano 80 ditte esterne a vario titolo per altri 800 lavoratori della zona con un volume d’affari di 6 milioni di euro e infine investimenti con contratti centralizzati per oltre 15 milioni di euro. In mancanza di alternative valide e concrete, il mantenimento dell’ attuale impianto economico-lavorativo militare e civile è una priorità delle rappresentanze del personale e una responsabilità politica della Regione Sardegna e degli amministratori locali. Siamo pronti alle barricate con tutto il personale, anche militare, per difendere il posto di lavoro e il sistema economico vigente nel territorio che va avanti da oltre 50 anni e che indiscutibilmente rappresenta la prima fonte di reddito fino a quando la politica non offrirà una tangibile alternativa e posizioni ideologiche di una minoranza della società civile e politica senza un’attenta analisi degli impatti sociali ed economici di una eventuale chiusura dei poligoni sta mettendo a serio rischio un “sistema” che dà lavoro al territorio da mezzo secolo. Il deserto economico della Maddalena insegna che senza un progetto realizzabile e alternativo nel breve periodo non è pensabile chiudere strutture di qualsiasi natura. Inoltre, il degrado delle strutture militari restituite dalla Difesa alla Regione rappresentano un negativo esempio e un funesto segnale che manca un’idea valida che sostituisca ciò che era in passato in maniera da creare lavoro ed economia. I Sindacati territoriali del personale civile chiedono un intervento delle strutture sindacali regionali affinché si formalizzi un incontro con i vertici della Regione Sardegna. La Rappresentanza Nazionale del personale Militare (COCER) di contro, si rende disponibile ad incontrare il presidente PIGLIARU e il Ministro della Difesa Roberta Pinotti per analizzare la delicata questione e rappresentare le gravi ricadute sul territorio Sardo se l’Aeronautica dovesse lasciare l’isola e per chiedere maggiori tutele e garanzie per i lavoratori.
FONTE
http://www.agenparl.com/?p=170893
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Pubblicato: Lunedì, 02 Febbraio 2015 13:18
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Scritto da Alfio Messina

Lo studio legale ci ha comunicato l'elenco di un primo gruppo di ricorrenti che ha ottenuto il risarcimento previsto dalla legge Pinto in merito al ritardo processuale del ricorso sul premio di congedamento.
Nell'apposita area del sito (Documentazione - Contenzioso) è pubblicato l'elenco.