Il termine è stato ricondotto a significati diversi. Sergente era nel medioevo il coordinatore del gruppo di paggi e scudieri che seguivano un signore. Di qui il legame con capo, signore di molte persone, molta gente.
Altra ricerca lo collega al participio presente del verbo servire che in latino è servente, colui che serve. Nel periodo cavalleresco sergenti erano i valletti dei cavalieri.
Un'altra ricerca scompone il termine in Serra gente, incarico degli uomini d'ala degli schieramenti di fanteria che dovevano impedire lo sbandamento delle fila sotto l'urto del nemico o del suo fuoco. Sergente fu l'Ufficiale subalterno delle Milizie italiane risorgimentali.
Molto prima, intorno al 1200 in Italia Sergente era chiamato il fante semplice. Nel vecchio Piemonte infine (XVI secolo) si ebbero Sergenti che erano Ufficiali subalterni, Sergenti Maggiori comandanti di Battaglione ed i Sergenti di Battaglia con il Sergente Maggiore Generale nel ruolo di Ufficiali Generali. Così se nel 1294 Brunetto Latini definisce la parola sergente come "persona sottoposta", nel 1540 il Guicciardini lo etichetta semplicemente come "grado militare".
Ma come abbiamo visto, per almeno due secoli e mezzo se non di più, la posizione gerarchica fluttua dai massimi vertici della gerarchia del Sergente Maggiore Generale dei tempi di Emanuele Filiberto, per identificarsi, almeno in Italia nel XVIII secolo, come grado appartenente alla categoria dei Sottufficiali. Affiancato fin dal 1814 dal Sergente Maggiore resta dal XIX secolo legato al livello ordinativo del Comandante di squadra. Intreccia la sua storia al grado di Furiere, Sergente furiere seguito da Furiere Maggiore nel 1841. Il Sergente Maggiore tornerà nel 1903 con l'apparizione del grado di Maresciallo e assorbirà in parte i Furieri ed i Furieri Maggiori.
Dal 1995 i Sergenti costituiscono un Ruolo a parte che con il Ruolo dei Marescialli formano la categoria dei Sottufficiali. Le posizioni contemplate nel ruolo sono tre, il Sergente, il Sergente Maggiore ed il Sergente Maggiore Capo.
fonte: www.esercito.difesa.it
L'etimologia