
Purtroppo, la mancanza di una specifica categoria del ruolo Sergenti, svilisce gli obiettivi che la R.M. si prefiggeva. Quando nel 1995, con i Decreti legislativi 12 maggio 1995, n. 196 e n. 198, l’allora unico ruolo dei sottufficiali venne suddiviso negli attuali ruoli Marescialli/Ispettori e Sergenti/Sovrintendenti, non venne contestualmente modificato l’art. 3 del Regolamento di Attuazione della Rappresentanza Militare (D.P.R. 4 novembre 1979, n. 691), che conteneva una suddivisione dei ruoli secondo il precedente schema:
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Categoria A: ufficiali e aspiranti ufficiali in servizio permanente, in ferma volontaria, trattenuti o richiamati in servizio;
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Categoria B: sottufficiali in servizio permanente, in ferma volontaria, in rafferma, trattenuti o richiamati in servizio;
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Categoria C: volontari (allievi ufficiali delle accademie militari, allievi della scuola militare «Nunziatella», allievi sottufficiali, allievi carabinieri e finanzieri, graduati e militari di truppa in servizio continuativo e in ferma volontaria, in rafferma, trattenuti o richiamati in servizio);
per i militari di leva: -
Categoria D: ufficiali e aspiranti ufficiali di complemento in servizio di prima nomina;
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Categoria E: militari e graduati di truppa in servizio di leva, compresi gli allievi ufficiali di complemento, i carabinieri ausiliari e gli allievi carabinieri ausiliari.
Dal 1995 ad oggi, pertanto, è rimasta in piedi una suddivisione del personale, ai fini della rappresentanza militare, obsoleta e non modellata alle nuove realtà conseguentemente realizzatesi. Sostanzialmente, il ruolo dei sottufficiali era stato irrimediabilmente modificato ma, all’interno della Rappresentanza Militare, non erano stati apportati quei necessari mutamenti. Il ruolo dei Sergenti, pur rientrando a pieno titolo tra i sottufficiali, all’interno della R.M. ha avuto delle difficoltà nel portare all’attenzione delle autorità di Vertice le istanze specifiche del ruolo.
Il vigente meccanismo della R.M., se da una parte è vero che non esclude a priori la presenza di Sergenti nella Rappresentanza Militare, dall’altra lo sbilanciamento numerico tra i due ruoli a favore di quello dei marescialli ha creato clamorose assenze nei vari livelli della Rappresentanza Militare. Non è un caso che, dalla sua creazione nel 1995, il ruolo dei Sergenti non ha mai avuto, ad esempio in Aeronautica Militare (ma anche in Marina e nella Guardia di Finanza), nessun delegato COCER. Anche a livello intermedio (COIR) e di base (COBAR) sono stati riscontrati i medesimi difetti di rappresentatività laddove centinaia di Consigli di Rappresentanza sono rimasti sprovvisti di “naturali” rappresentanti appartenenti al ruolo dei Sergenti.
L’attuale mandato del Cocer, il X (decimo), è totalmente sprovvisto di personale appartenente al ruolo dei sergenti/sovrintendenti di tutte e cinque le componenti che lo costituiscono ovvero Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza. (P.S. Solo a fine mandato è subentrato un brigadiere dei CC in sostituzione di un maresciallo)
Lo stato d’animo di questi lavoratori (circa 40.000 in ambito Interforze) è tale da aver spinto più d’uno a rivolgersi alla Giustizia Amministrativa (TAR) per chiedere il giusto riconoscimento dei propri diritti in tema di partecipazione attiva nella Rappresentanza Militare. Da tempo si sostiene, dinnanzi alle Commissioni difesa della Camera e del Senato, l’esigenza di una riforma sostanziale e moderna, capace di adeguare la rappresentanza militare alle continue sollecitazioni sociali e al continuo evolvere delle esigenze e delle aspettative del mondo militare.
E’ necessario che anche i Sergenti e i Sovrintendenti abbiano l’opportunità di partecipare ai processi decisionali che li riguardano personalmente.
Il paradosso è quello che, ad un osservatore poco attento, potrebbe sembrare che il ruolo Sergenti sia un ruolo perfetto, privo di problematiche specifiche che richiedano azioni correttive, solo perché esso è sprovvisto di delegati all’interno del massimo organo di rappresentanza militare a livello nazionale che possano evidenziare tali necessità. Questa situazione continuerà a perdurare, purtroppo, fin tanto che il ruolo non vedrà riconosciuta la sua formale presenza negli Organismi della Rappresentanza Militare tramite l’elezione DIRETTA di suoi delegati specifici opportunamente eletti a tutti i livelli.
Nell’immediato, l’unica soluzione percorribile per risolvere questa problematica, è quella di ottenere – da subito – l’inserimento nel Cocer X mandato di rappresentanti dei sergenti e sovrintendenti attraverso l’emanazione urgente di un provvedimento legislativo che ne consenta tale integrazione. Tale soluzione va inquadrata in previsione di una modifica all’articolo 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 4 novembre 1979 n. 691, con l’istituzione di un’apposita categoria nella Rappresentanza Militare per il personale appartenente al Ruolo Sergenti/Sovrintendenti.
Alfio Messina