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Creato: Martedì, 05 Giugno 2018 12:03
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Pubblicato: Martedì, 05 Giugno 2018 12:03
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Lo scorso 2 giugno, durante la celebrazione della Festa della Repubblica presso Viale dei Fori Imperiali a Roma, abbiamo colto l'occasione di salutare il nuovo Primo Ministro Giuseppe Conte e i Vice primi ministri On. Matteo Salvini e On. Luigi Di Maio.
Con tutti abbiamo ribadito la necessità di dare attuazione alla recente sentenza della Corte Costituzionale in tema di diritti sindacali anche per i militari.
Abbiamo più volte stigmatizzato quanto sia ormai anacronistico il sistema rappresentativo attuale che non prevede nessuna forma di tutela reale e non permette ai delegati eletti (con un sistema elettorale che di democratico non ha assolutamente nulla) di effettuare alcun tipo di contrattazione o negoziazione.
Abbiamo ricordato all'On. Luigi Di Maio che il suo movimento aveva già presentato un disegno di legge sulla riforma della rappresentanza in chiave sindacale nella precedente legislatura e che sarebbe auspicabile rinnovare questo impegno.
La sera del 2 giugno, durante una manifestazione pubblica, il neo Ministro della Difesa Sen. Elisabetta Trenta (a cui avevamo già indirizzato i nostri auguri di buon lavoro) ha detto chiaramente che il Governo si concentrerà sulla tutela del personale militare e civile, sul benessere e sulla qualità del lavoro poichè oltre ai doveri, che sono importanti, ci sono i diritti sanciti da principi costituzionali che ha intenzione di seguire come un faro panche alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale in tema di tutela sindacale.
Antonsergio Belfiori e Alfio Messina
Delegati Cocer Aeronautica Militare
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Creato: Domenica, 03 Giugno 2018 14:28
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Pubblicato: Domenica, 03 Giugno 2018 14:28
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Roma, 1 giu. (AdnKronos) - I rappresentanti del personale dell''Aeronautica militare augurano "buon lavoro al ministro Trenta" e "a tutto il nuovo Governo del cambiamento, con l''auspicio che tra le priorità vi sia quella dell''attuazione della recente sentenza della Corte Costituzionale che sancisce il diritto, anche per i militari, di costituire sindacati e associazioni di categoria considerato che il mondo dei militari è l''unico settore lavorativo dello Stato italiano senza reali tutele sindacali". Lo dichiarano in una nota delegati del Cocer Aeronautica e membri del Cocer Interforze Alfio Messina e Antonsergio Belfiori.
(Mac/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
01-GIU-18 19:05

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Creato: Martedì, 22 Maggio 2018 19:36
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Pubblicato: Martedì, 22 Maggio 2018 19:36
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Gentili Colleghi,
siamo ormai giunti al termine della nostra esperienza al Cocer XI mandato.
Come certamente saprete sono in corso le elezioni degli organi di rappresentanza di base.
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Creato: Mercoledì, 16 Maggio 2018 20:51
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Nicola Pennasilico, 43 anni, di Battipaglia, era attualmente in servizio a Roma, dopo avere trascorso gran parte della sua carriera alla Caserma Pisacane di Livorno.
Lascia la Moglie ed un bambino in età scolare.
Il malore lo ha colpito mentre si stava recando in Caserma.
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Creato: Mercoledì, 02 Maggio 2018 17:50
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Si è svolto oggi a Roma il congresso nazionale del Siulp, Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia.
Su invito del Segretario Generale Felice Romano abbiamo partecipato all'evento alla presenza del Capo della Polizia Franco Gabrielli e altre autorità politiche.
Nel corso degli interventi si è fatto più volte riferimento alla recente sentenza della Corte Costituzionale che sancisce, di fatto, il diritto anche per i militari di costituire sindacati e associazioni di categoria.
È evidente che si sta aprendo una nuova fase nel mondo della rappresentanza dei lavoratori militari e che noi vogliamo essere parte attiva di questo processo di cambiamento democratico.
A margine del congresso il Segretario Generale Felice Romano ha espresso la sua vicinanza al mondo militare e si è detto disponibile ad ogni confronto che possa aiutarci a rendere concreto il diritto che ha sancito la Suprema Corte.
In attesa che la sentenza venga pubblicata, siamo già al lavoro per il raggiungimento di tale obiettivo.
Alfio Messina e Antonsergio Belfiori
Delegati Cocer Interforze


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Creato: Sabato, 21 Aprile 2018 16:17
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Pubblicato: Sabato, 21 Aprile 2018 16:17
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E’ arrivata da poco la conferma ufficiale dall’ospedale Niguarda: il 45enne sergente maggiore, in forza al comando Nato di Solbiate Olona, è mancato nel pomeriggio di mercoledì 18 aprile, poco dopo le 15.30. Le sue condizioni erano apparse particolarmente gravi sin dalle prime ore successive all’esplosione che sabato 31 marzo ha causato il parziale crollo della palazzina di via Brianza 34 a Rescaldina ma tutto il paese sperava che potesse salvarsi. Così purtroppo non è stato.
E’ stata sciolta invece la prognosi riservata per Maria Grazia Segreto, 51 anni, mogli di Sidella, anch’essa ricoverata al Niguarda. Secondo i medici dovrebbe guarire in 60 giorni. Migliorano anche le condizioni dei due figli della coppia, di 10 e 7 anni, che probabilmente non necessiteranno di alcun intervento chirurgico. La prognosi per loro, salvo complicazioni, è di 20 giorni.
La Procura di Busto Arsizio intanto ha aperto un fascicolo per crollo colposo a carico di ignoti. Martedì 10 aprile inoltre ha nominato il perito che dovrà indicare quali locali e aree della palazzina di via Brianza siano fondamentali e prioritarie per individuare le cause dello scoppio.
fonte: http://settegiorni.it/cronaca/esplosione-rescaldina-e-morto-saverio-sidella/
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Creato: Lunedì, 16 Aprile 2018 10:18
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È deceduto a 74 anni, il 15.04.2018, Robert Lee Ermey.
Una giovinezza scapestrata fatta di reati ed arresti ed un giudice che lo pone davanti ad una scelta: il carcere o arruolarsi nei Marines.
Sceglierà la seconda e i Marines lo faranno Drill Instructor. Poi il Vietnam, le ferite ed il ritiro dal servizio attivo ma non dal Corpo e dal ruolo. Consulente di Coppola in Apocalipse Now e quindi il Sergente per eccellenza in Full Metal Jacket, una interpretazione che influenzerà generazioni di spettatori.
Come dice l’Inno: “se l’Esercito e la Marina alzeranno gli occhi al Cielo, troveranno I Marines la guardia far..” e tra loro R. L. Ermey a tenerli in riga.
Semper Fi.


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Creato: Sabato, 14 Aprile 2018 23:15
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La Corte costituzionale ha dichiarato con una sentenza storica che i militari hanno diritto alla rappresentanza sindacale. Ora tocca al Parlamento fissarne i limiti
Cade il tabù di un sindacato “vero” per i militari anche se ora è indispensabile l’intervento del legislatore. È storica la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato parzialmente fondata la questione di legittimità costituzionale del secondo comma dell’art. 1475 del Codice dell’ordinamento militare (il decreto legislativo n. 66 del 2010) nella parte in cui vieta ai militari di costituire associazioni professionali a carattere sindacale. Resta invece il divieto di aderire ad altre associazioni sindacali.
La Corte passa la patata bollente al Parlamento perché, si legge in una breve nota diffusa al termine della Camera di consiglio, “la specialità di status e di funzioni del personale militare impone il rispetto di ‘restrizioni’ secondo quanto prevedono l’art. 11 della Corte europea dei diritti dell’uomo e l’articolo 5 della Carta sociale europea”. Queste restrizioni, “in attesa del necessario intervento del legislatore, allo stato sono le stesse previste dalla normativa dettata per gli organismi di rappresentanza disciplinati dal Codice dell’ordinamento militare”. L’art. 11 della Cedu, infatti, prevede l’esercizio dei diritti di associazione e di costituzione di sindacati, ma al secondo comma specifica che “il presente articolo non osta a che restrizioni legittime siano imposte all’esercizio di tali diritti da parte dei membri delle forze armate, della polizia o dell’amministrazione dello Stato”. A sua volta, l’articolo 5 della Carta sociale europea che regola i diritti sindacali precisa che “il principio dell’applicazione di queste garanzie ai membri delle forze armate e la misura in cui sono applicate a questa categoria di persone è parimenti determinata dalla legislazione o dalla regolamentazione nazionale”.
La questione di legittimità costituzionale era stata sollevata l’anno scorso dal Consiglio di Stato sostenendo che l’art. 1475, comma 2, del Codice dell’ordinamento militare contrasterebbe con l’art. 117 della Costituzione, comma 1, in base al quale la potestà legislativa è esercitata dallo Stato non solo nel rispetto della Costituzione, ma anche “dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali”. Con un’ordinanza del 30 marzo 2017 la quarta sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Filippo Patroni Griffi, aveva sollevato due questioni. La prima per contrasto di quel comma della Costituzione con gli articoli 11 (libertà di riunione e di associazione) e 14 (divieto di discriminazione) della Corte europea dei diritti dell’uomo dopo due sentenze della Cedu del 2014 per vicende francesi: secondo i giudici amministrativi “la restrizione dell’esercizio del diritto di associazione sindacale dei militari non può spingersi sino alla negazione della titolarità stessa di tale diritto”. La seconda per contrasto con l’art. 5 della Carta sociale europea perché la stessa Carta “consentirebbe solo limitazioni della libertà sindacale per i militari e non una sua radicale obliterazione”.
La vicenda nacque dal ricorso del brigadiere della Guardia di Finanza Francesco Solinas, membro dell’associazione “Solidarietà, diritto e progresso”, dopo che gli era stata negata “l’autorizzazione a costituire un’associazione a carattere sindacale fra il personale dipendente del ministero della Difesa e/o del ministero dell’Economia e delle Finanze o, in ogni caso, ad aderire ad altre associazioni sindacali già esistenti”.
Ci sono, quindi, due punti fermi: i militari hanno diritto ad avere un sindacato che sia qualcosa in più degli attuali Cocer, gli organismi di rappresentanza, e nello stesso tempo qualcosa in meno dei sindacati tradizionali proprio per la specificità del loro lavoro. Il non facile compito del Parlamento sarà proprio quello di stabilire i confini perché la svolta indubbiamente storica non si traduca nei fatti in eccessivi poteri sindacali che nel mondo in divisa potrebbero causare seri problemi. Toccherà agli stessi Cocer dimostrare senso di responsabilità.
Stefano Vespa
fonte: http://formiche.net/2018/04/consulta-sindacati-militari-limiti-legge/
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Creato: Sabato, 14 Aprile 2018 17:44
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Pubblicato: Sabato, 14 Aprile 2018 17:44
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La Commissione Permanente Avanzamento Sottufficiali e Graduati dell’A.M., con processo verbale n° 7.5/2018 del 10/04/2018, ai sensi dell’art. 1056, comma 2 del D.Lgs. 66/2010 e successive modifiche ed integrazioni, ha redatto il quadro di avanzamento relativo ai Sergenti inclusi nell’aliquota di avanzamento riferita al 31/12/2016.
Il numero di promozioni da conferire con riferimento al presente quadro di avanzamento è stabilito con Decreto Dirigenziale a cura della Direzione Generale del Personale Militare.
Congratulazioni agli interessati.
Lo Staff di Sergenti.it
Quadro di avanzamento
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Creato: Sabato, 14 Aprile 2018 14:12
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Pubblicato: Sabato, 14 Aprile 2018 14:12
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La Commissione Permanente Avanzamento Sottufficiali e Graduati dell’A.M., con processo verbale n° 7.2/2018 del 10/04/2018, ai sensi dell’art. 1059, comma 2, 3 e 4 del D.Lgs. 66/2010 e successive modifiche ed integrazioni, ha redatto i quadri di avanzamento relativi ai Sergenti Maggiori 1ª , 2ª e 3ª valutazione, inclusi nell’aliquota di avanzamento riferita al 31/12/2016.
Il numero di promozioni da conferire con riferimento al presente quadro di avanzamento è stabilito con Decreto Dirigenziale a cura della Direzione Generale del Personale Militare.
Congratulazioni agli interessati.
Lo Staff di Sergenti.it
Di seguito i quadri di avanzamento:
1ª valutazione 2016
2ª valutazione 2016
3ª valutazione 2016