(ANSA) - ROMA, 12 NOV - "Da un uomo delle istituzioni preposto alla salvaguardia delle vite umane e del territorio ci saremmo aspettati parole di plauso per i nostri colleghi che prontamente sono intervenuti al fianco di chi soffre e non sarcastiche battute".
Lo afferma il Cocer interforze che esprime "indignazione e rammarico" per le parole del capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, che in un'intervista a Repubblica sull'emergenza maltempo in Liguria ha tra l'altro affermato che "l'esercito non serve a nulla".
"Sarebbe bene che il dotto Gabrielli - afferma l'organismo di rappresentanza dei militari - facesse ampia autocritica sulle proprie affermazioni ed approfondisse le modalità di intervento in caso di calamità; a tal proposito ricordiamo ciò che è pubblicato sul sito internet della stessa organizzazione e cioè i vari compiti ed impieghi dei militari che ad ogni modo intervengono su richiesta delle istituzioni e non su propria iniziativa. Dalla tragedia del Friuli al terremoto dell'Irpinia, passando per il Vajont fino all'Aquila, gli italiani hanno sempre trovato negli uomini e nelle donne delle Forze armate un sicuro punto di riferimento nel momento del bisogno riconoscendo altresì l’utilità dei nostri interventi".
"La nostra storia - prosegue il Cocer interforze – dimostra che il personale militare adeguatamente addestrato ad ogni esigenza e mezzi tenuti sempre efficienti divengono assolutamente funzionali per la protezione civile, come ampiamente evidenziato nei momenti di emergenza nazionale dove altri abdicavano alle mimetiche quando c'era da salvare Napoli dai rifiuti o per salvare le popolazioni etnee dall'avanzare della lava.
Il Cocer interforze manifesta la propria gratitudine ed ammirazione verso gli uomini e le donne in uniforme che in questi frangenti stanno operando con professionalità e abnegazione per lenire le sofferenze di quanti sono stati colpiti dagli eventi calamitosi nei territori interessati, esaltando di fatto la figura del militare che incondizionatamente dal 1861 è sempre intervenuto ad ogni evento tragico o calamitoso". (ANSA).
LA RISPOSTA DI GABRIELLI
MALTEMPO: GABRIELLI AL COCER, MAI MESSO IN DUBBIO IL LAVORO DEI MILITARI =
Roma, 12 nov. (AdnKronos) - ''Dopo aver letto la nota del Cocer Interforze, ribadisco quanto ho provato a spiegare sin dalla mattinata: i militari sono super-professionisti - che non accosto all' espressione ' truppe cammellate' - e rappresentano una struttura operativa fondamentale nel servizio nazionale della protezione civile.
Non metto in alcun modo in dubbio il lavoro e la vicinanza alle popolazioni colpite". E' quanto precisa il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli.
"Il mio intervento -spiega- era volto a sottolineare come negli anni il complesso sistema di protezione civile sia cresciuto e si sia modificato; e come l' intervento delle forze armate, sempre più specializzate, si debba valutare nei contesti specifici, come avvenuto per esempio nei terremoti a L' Aquila, in Emilia, ad Haiti e non può essere semplicemente evocato per coprire limiti del Sistema di protezione civile operante sul territorio''.