Si è svolta nel pomeriggio del 14 ottobre 2014 presso la sala "Caduti di Nassirya" del Senato della Repubblica la conferenza stampa di presentazione dell'interrogazione parlamentare al Ministro della Difesa sulle "Modalità di somministrazione delle vaccinazioni militari" a firma dei senatori Amati, Casson, Dirindin, Granaiola, Mattesini, Morgoni, Valentini e dei deputati on. Sbrollini, D’Incecco, Gelli, Carnevali.
Alla presenza dei familiari delle vittime e del gruppo "genitori per la vita" sono intervenuti anche i delegati del Cocer Interforze - Sezione Aeronautica Militare - Antonsergio Belfiori e Alfio Messina appartenenti all'unico organo di rappresentanza che si è occupato della tematica delle vaccinazioni militari con numerose delibere.
Nel loro intervento, dopo aver ringraziato tutti i parlamentari presenti per la sensibilità dimostrata, è stata evidenziata la necessità di rendere le somministrazioni vaccinali più chiare e trasparenti e nello stesso tempo fornire maggiori informazioni su eventuali reazioni avverse al fine di garantire la salute del personale militare. Inoltre - hanno aggiunto – sarebbe necessario istituire all’interno dell’amministrazione un centro di ascolto e coordinamento con il compito di coadiuvare nel campo dell’assistenza sanitaria e amministrativa il personale militare che abbia problemi di salute derivante da causa di servizio al fine di dedicargli la migliore tutela sanitaria possibile, una consulenza di natura amministrativa, giuridica e previdenziale o anche semplicemente un supporto morale.
A tutti i militari interessati dalle vaccinazioni dovrebbero essere gratuitamente eseguiti dei test preventivi – hanno proseguito Belfiori e Messina - al fine di evitare vaccinazioni su individui risultanti immunodepressi o particolarmente esposti a rischi di qualunque natura ed evitare così il determinarsi di possibili squilibri del sistema immunitario così come evidenziato anche dalla Commissione d'inchiesta sui casi di morte dei militari riferibili all'uranio e alle malattie ad esso correlate.
Il fattore causale è ormai un’evidenza scientifica – hanno concluso i delegati - e per questa ragione occorre che tutte le attività di somministrazioni vengano regolare da leggi più rigide e che debba prevalere sempre il principio di precauzione al fine di evitare il calvario che vivono centinaia di colleghi.
Lo dichiarano i delegati del COCER Aeronautica e membri del COCER Interforze Alfio MESSINA e Antonsergio BELFIORI.
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